L'OPERAZIONE

Vodafone pronta a vendere la filiale in Ungheria: accordo da 1,8 miliardi

La telco britannica ha siglato un’intesa non vincolante con 4iG e la holding statale Corvinus. La cessione darebbe vita al secondo operatore di tlc fisse e mobili nel paese. Closing previsto entro fine anno

Pubblicato il 22 Ago 2022

vodafone

Vodafone è pronta a cedere la propria filiale in Ungheria e in una nota annuncia di aver siglato un accordo non vincolante con l’operatore 4iG e la holding statale Corvinus per la potenziale vendita del 100% di Vodafone Magyarország Távközlési Zrt (“Vodafone Hungary”) per un corrispettivo cash di 715 miliardi di fiorini ungheresi (1,8 miliardi di euro) pari a un multiplo di 9,1 volte l’Ebitda rettificato per il periodo di 12 mesi che termina il 31 marzo 2022.

Lo Stato punta a un campione nazionale dell’Ict

Vodafone Hungary è uno dei principali operatori di rete convergenti in Ungheria e la combinazione con 4iG darebbe vita al secondo operatore di Tlc mobili e fisse in linea con l’obiettivo dello Stato ungherese di creare un campione nazionale dell’Ict. L’attività di servizi condivisi di Vodafone in Ungheria – Vois – non è inclusa nel perimetro della transazione e continuerà a fornire servizi alle altre società operative di Vodafone.

“Il governo ungherese ha una chiara strategia per costruire un campione nazionale nel settore Ict. Questa combinazione con 4iG consentirà a Vodafone Ungheria, che ha una storia orgogliosa di successo e innovazione nel Paese, di svolgere un ruolo importante nella crescita futura e nello sviluppo del settore come operatore di scala molto più forte e completamente convergente. L’entità combinata aumenterà la concorrenza e avrà un maggiore accesso agli investimenti per favorire la digitalizzazione dell’Ungheria”, commenta il ceo di Vodafone Nick Read.

Il closing entro fine anno

La transazione è soggetta al completamento della due diligence di conferma, alla stipula da parte delle parti della documentazione vincolante della transazione e all’ottenimento dell’approvazione normativa. Le parti puntano a completare l’operazione entro la fine del 2022.

Il business in Italia

A fine luglio Vodafone ha presentato i risultati della trimestrale al 30 giugno. Riguardo alla filiale italiana i ricavi da servizi sono diminuiti del 2,3% “a causa della continua intensità promozionale nel segmento mobile a valore. Il rallentamento dell’andamento trimestrale riflette un aumento dei ricavi Mvno all’ingrosso più elevato del solito nel quarto trimestre dell’anno, parzialmente compensato da una buona domanda da parte delle aziende”, spiega la telco in una nota.

Nella telefonia mobile, i volumi della portabilità sono rimasti stabili. Il brand “ho.” ha continuato a crescere, con 65.000 aggiunte nette, e ora conta 2,9 milioni di clienti.
La base di clienti di telefonia fissa a banda larga è rimasta sostanzialmente stabile a oltre 3 milioni, con un calo di 18.000 unità nel trimestre. Nel trimestre si sono aggiunti 11.000 clienti di accesso fisso wireless, inclusi nella base di clienti mobili. La base di clienti consumer convergenti è di 1,3 milioni e il 53% della base di clienti a banda larga è convergente.
I servizi a banda larga di rete di nuova generazione (Ngn) sono disponibili per 25,9 milioni di famiglie, di cui 9,2 milioni attraverso la rete proprietaria e la partnership con Open Fiber. L’azienda copre anche oltre 3 milioni di famiglie e aziende con accesso fisso wireless, offrendo velocità fino a 100 Mbps.

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