L'OPERAZIONE

Vodafone punta due miliardi sulla “costola” indiana

La telco britannica, in quota per il 64% in Vodafone India, punta ad accrescere il proprio peso e si prepara a raccattare quote dagli azionisti di minoranza

Pubblicato il 08 Ott 2013

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Vodafone ha intenzione di investire fino a 2 miliardi di dollari per aumentare le proprie quote in Vodafone India, acquistandole da azionisti di minoranza e diventando così la prima azienda a trarre vantaggio dalle nuove liberalizzazioni che aprono maggiormente alla proprietà straniera di gruppi di tlc presenti nella terza economia più grande dell’Asia.

Vodafone possiede il 64% di Vodafone India, mentre il 25% è controllato da azionisti di minoranza.

La notizia è riferita dal Financial Times, che cita fonti anonime e aggiunge che Vodafone presenterà domanda questo mese presso l’Ufficio di promozione degli investimenti stranieri indiano, un organismo governativo, per richiedere l’autorizzazione necessaria a procedere con l’investimento.

Al momento l’azienda non ha diffuso alcuna replica ufficiale.

Sempre secondo le fonti giornalistiche, l’operatore telefonico non dovrebbe comunque arrivare a detenere il 100% dell’azionariato, ma per il momento non è noto quale “tetto” raggiungerà.

A luglio l’India ha emanato una liberalizzazione nel settore delle telecomunicazioni che consente alle aziende straniere di arrivare a possedere il 100% delle loro sussidiarie in loco, mentre in precedenza il tetto massimo era il 74% . Obiettivi dichiarati: attrarre capitali e dare ulteriore impulso alla crescita economica.

Vodafone starebbe pensando di acquistare le quote di alcuni azionisti di minoranza in Vodafone India, tra cui l’industriale miliardario Ajay Piramal, che detiene l’11% dell’azienda situata nel Paese asiatico.

Vodafone possiede il 64% di Vodafone India, mentre il 25% è controllato da azionisti di minoranza che mantengono l’anonimato, a parte Ajay Piramal.

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