SEMESTRALE

Vodafone torna all’utile e accelera sugli investimenti

Il semestre al 30 settembre chiude con profitti a 17,95 miliardi. In Italia Ebitda a 1,24 miliardi; in calo dell’11% i ricavi da servizi ma balzo record dell’83,9% per i pacchetti integrati. In arrivo oltre 2 miliardi per la banda ultralarga

Pubblicato il 12 Nov 2013

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La pressione regolatoria pesa sui conti semestrali di Vodafone Italia che chiude il periodo al 30 settembre con ricavi da servizi in calo ma con fatturato generato dai pacchetti in forte crescita. Nel dettaglio i ricavi da servizi sono pari a 3,057 miliardi di euro, un calo organico del -11,1% al netto dell’impatto della riduzione delle tariffe di terminazione mobile rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (-16,7% includendo l’impatto delle terminazioni) e l’ebitda a 1,24 miliardi. La nota della società precisa che la performance finanziaria è stata influenzata soprattutto da una pressione competitiva particolarmente accesa nel periodo estivo nel mercato prepagato, nonché dall’impatto degli interventi regolatori e dal difficile contesto macroeconomico. In questo scenario continua la crescita dei ricavi da pacchetti integrati (+83,9%) mentre smartphone e tablet su rete Vodafone hanno raggiunto i 9,6 milioni di clienti.

I ricavi dati si sono attestati a 558 milioni mentre i ricavi da rete fissa si attestano a quota 426 milioni. Il numero totale dei clienti di rete fissa è pari a 2,43 milioni, di cui 1,718 clienti Adsl.

Vodafone Group ha invece chiuso il primo semestre dell’esercizio fiscale al 31 marzo 2014 ritornando in utile a dimostrazione dei progressi fatti nel ristrutturare le attività in alcuni Paesi dell’Europa meridionale penalizzati dalla recessione economica.

Il gruppo telefonica britannico, che ha sfruttato l’occasione della pubblicazione dei conti per fornire dettagli sul programma di investimenti da 7 miliardi di sterline destinato a rafforzare la presenza in mercati chiave dell’Europa e in alcune nazioni emergenti, ha registrato nel semestre un utile netto di 17,95 miliardi, contro la perdita di 1,98 miliardi del corrispondente periodo dell’anno scorso causata dalla pesanti svalutazioni degli asset spagnoli e italiani per tener conto dell’effetto della recessione. I ricavi sono invece saliti dell’1,2% a 22,03 miliardi, leggermente al di sopra dei 21,8 miliardi attesi dagli analisti.

L’utile operativo rettificato delle componenti straordinarie è sceso invece dell’8,3% a 5,71 miliardi ma ha battuto le attese degli analisti, che avevano messo in preventivo un dato di 5,57 miliardi. Quest’anno il conto economico comprende il contributo della partecipazione detenuta nel capitale della statunitense Verizon Wireless per soli cinque mesi. Lo scorso settembre Vodafone ha infatti raggiunto un accordo storico per cedere il proprio 45% al partner Verizon con un’operazione dal valore complessivo di ben 130 miliardi di dollari.

Nell’ambito del piano organico di investimenti da 7 miliardi di sterline (8,2 miliardi di euro) annunciati da Vodafone, all’Italia sono destinati 1,8 miliardi che, sommati ai 900 milioni investiti da Vodafone ogni anno nel Paese, portano a 3,6 miliardi gli investimenti nei prossimi 2 anni per lo sviluppo delle reti e servizi a banda ultra larga mobile e fissa. Lo riferisce una nota precisando che il piano Spring imprime un’ulteriore accelerazione alla strategia di investimento e di differenziazione sulla banda ultralarga mobile di Vodafone con l’obiettivo di estendere ulteriormente la copertura e la capacità delle reti 3G e 4G, introducendo nuove generazioni di apparati evoluti e offrendo servizi e prestazioni all’avanguardia. Con Spring, aggiunge la nota, Vodafone può accelerare lo sviluppo della rete in fibra e lanciare un piano di copertura delle 150 principali città con la rete in Fttc, con l’obiettivo di raggiungere entro il 2016 un quarto della popolazione italiana, ovvero 6,4 milioni di famiglie e imprese.

La società britannica guidata da Vittorio Colao ha sottolineato l’importanza dei mercati emergenti nel contribuire ai risultati consolidati con forti performance, ricavi in crescita e margini in miglioramento, mentre il contesto operativo in Europa rimane difficile con “intense” pressioni competitive, normative e macroeconomiche.

Vodafone ha deciso di utilizzare parte delle risorse generate dall’accordo con Verizon per migliorare soprattutto la qualità e la velocità della rete di trasmissione in tutta Europa, regione che rappresenta ancora il grosso delle sue attività nonostante negli ultimi anni le conseguenze della crisi sulla spesa dei consumatori abbiano generato pesanti impatti sul conto economico.

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