Duello a due per l’acquisizione di Kabel Deutschland. L’operatore via cavo tedesco fa gola a Vodafone, che deve però vedersela con Liberty Global, in un duello di rilanci che sta facendo lievitare il prezzo da pagare.
Oggi Vodafone Group ha aumentato l’offerta preliminare per l’acquisizione di Kabel Deutschland Holding a circa 7,5 miliardi di euro. Lo hanno riferito fonti a conoscenza del dossier a Bloomberg News, aggiungendo che le due società sono attualmente in trattative per arrivare a determinare le condizioni di un’offerta ufficiale nelle prossime settimane.
La mossa di Vodafone arriva dopo che ieri Liberty Global era scesa a sua volta in campo, avanzando un’offerta preliminare per acquisire Kabel Deutschland, mettendo sul tavolo 85 euro per azione, secondo fonti citate da Bloomberg, per un valore complessivo di 7,5 miliardi di euro.
Non più tardi di una settimana fa, Vodafone è uscita allo scoperto, ufficializzando il suo interesse per Kabel Deutschland. L’obiettivo di Vodafone è quello di espandersi nel mercato televisivo e nella banda larga. L’operazione sarebbe in linea con quanto auspicato dal Ceo Vittorio Colao, secondo cui Vodafone ha bisogno di ampliare le sue attività oltre il business tradizionale del mobile, per competere con i maggiori player tlc europei che offrono pacchetti di servizi tv, mobili e broadband.
Kabel Deutschland conta 3.500 dipendenti, ha una capitalizzazione di mercato di 6,6 miliardi di euro, raggiunge 8,5 milioni di clienti in Germania con servizi broadband, fonia e tv.
A metà aprile l’Antitrust Ue ha dato semaforo verde alla nascita del più grande gruppo a livello mondiale nel settore della televisione via cavo pay per view che nascerà con l’acquisto di Virgin Media da parte della statunitense Liberty Global. L’operazione ha un valore di 17,2 miliardi di euro.
A detta degli analisti la fusione consentirà a Liberty Global di rafforzare la sua posizione rispetto al leader del mercato britannico British Sky Broadcasting Group. La Commissione Europa non ha individuato problemi di natura concorrenziale, spiegando che le due società gestiscono reti via cavo in diversi paesi del Vecchio Continente e che la nuova entità nata dalla fusione ricoprirà una posizione circoscritta nell’offerta all’ingrosso di canali televisivi in Regno Unito e in Irlanda.