REVISIONE ITRS

Wcit Dubai: Russia e Cina, marcia indietro sulla web governance

La delegazione di Mosca ritira a sorpresa la proposta, appoggiata anche da Pechino, che avrebbe dato ai governi nazionali maggiori poteri di regolamentazione. Dietro la decisione il pressing del segretario generale dell’Itu, Hamadoun Touré

Pubblicato il 11 Dic 2012

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La Russia fa marcia indietro sulla revisione della governance di Internet. Ieri sera a Dubai la delegazione russa ha ritirato a sorpresa la sua proposta che mirava a dare maggiori poteri ai governi nazionali per regolamentare il web. Stando a indiscrezioni sarebbe stato proprio il segretario generale dell’Itu, Hamadoun Touré, ad intervenire personalmente per convincere la Russia a fare marcia indietro, dopo che il capo delegazione Usa, Terry Kramer, aveva minacciato di abbandonare il Wcit-2012.

La proposta russa era sostenuta anche da Cina, Arabia Saudita, Algeria, Sudan ed Emirati Arabi Uniti, mentre gli Stati Uniti, Canada e Europa, tra gli altri paesi, sono contrari a qualunque tipo di controllo sulle Rete. Nel dettaglio il piano di Mosca prevedeva un maggiore controllo dei governi sull’assegnazione di indirizzi Internet, compito attualmente in capo all’Icann, disposizioni relative alla “parità di diritti per la gestione di Internet” tra governi-imprese-cittadini, una maggiore regolamentazione dei provider di servizi Ict.

Ieri un diplomatico del “blocco” Usa-Ue ha rivelato alla Reuters che per la prima volta, quest’anno, l’Itu potrebbere decidere di andare al voto e non cercare, come da prassi, il consenso su un testo condiviso da tutti gli stati. Se così fosse i paesi potranno scegliere l’opt-out su alcune parti o rifiutare di siglare il trattato.

Intanto il capo delegazione Usa, Terry Kramer, smentisce che gli Usa abbiano minacciato di abbandonare Dubai: “Rimaniano impegnati perchè la conferenza si concluda con successo”.

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