Si avvicina il D-day per il matrimonio fra Wind e Vimpelcom.
Fissato prima di Natale, il 22 dicembre, il board decisivo a Mosca
che dirà se il matrimonio fra Vimpelcom, la holding
russo-finlandese che controlla l'operatore Beeline, e Weather,
la capogruppo del magnate egiziano Naguib Sawiris che controlla
Wind, Orascom e l'algerina Djezzi. Lo scrive il Sole 24 Ore,
ripercorrendo le tappe dell'abboccamento fra i russi di
Vimpelcom con Sawirs.
"L'ostacolo maggiore è la spinosa empasse
dell'Algeria, dove le autorità hanno preso di mira Djezzi (che
insieme a Wind è il pezzo pregiato dell'impero) e ne hanno
proposto la nazionalizzazione", scrive il quotidiano. A favore
della fusione, invece, viene lettto l'affondo a sorpresa di
Weather su Telekom Serbia, perché il mercato balcanico interessa
anche ai russi e quindi sarebbe una scelta condivisa con il futuro
socio.
L'idea di un matriomonio fra Sawiris e i russi è nata in
agosto, ma i primi incontri ufficiali risalgono a ottobre. Il mega
matrimonio, dal quale sono escluse le attività egiziane di
Sawiris, darebbe vita al quinto operatore mobile al mondo. "Da
tempo però si rincorrono voci contrarie e contradditorie –
continua il Sole 24 Ore – da una parte la fusione starebbe per
saltare perché Sawiris se ne è pentito e perché i Russi non
hanno trovato una quadra del nodo Algeria; dall'altra, invece,
l'operazione va avanti".
In precedenza, l'ultimatum per dirimere la vicenda era stato
fissato al 30 novembre. Ma non se n'è fatto nulla. I
rispettivi advisor, nel frattempo, sono al lavoro. Lazard per conto
del miliardario egiziano e Deutsche Bank sul versante russo.