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Web advertising, “tonfo” a novembre

I dati Fcp evidenziano un crollo dell’8,3%. Mediobanca: “Preoccupante campanello d’allarme”. Berg Insight: vola il mobile marketing (+31%)

Pubblicato il 21 Dic 2012

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Cala la pubblicità su Internet. Secondo i dati Fcp il calo è stato dell’8,3% a novembre rispetto allo stesso mese dello scorso anno. Uno stop inatteso che potrebbe suggerire un novembre “nero” per l’intero mercato pubblicitario visto che la raccolta sul web è l’unica a viaggiare in controtendenza nel corso dell’anno: se infatti il trend della pubblicità su internet nell’orizzonte gennaio-novembre resta in crescita del 7,1%, il tonfo di novembre è “un preoccupante campanello d’allarme”, scrivono gli analisti di Mediobanca che riportano le statistiche Fcp, poiché arriva dall’unico segmento della pubblicità che stava ancora crescendo”.

Anche se il peso della pubblicità online è limitato, continua la nota ai clienti di Mediobanca Securities, “questo potrebbe rappresentare un importante indicatore per il mercato e sembra confermare i nostri timori di un ulteriore peggioramento del mercato domestico”.
Ieri Nielsen ha diffuso le stime sulla raccolta di ottobre: internet ha registrato un +4% annuo a ottobre e un +9,1% cumulato sui primi dieci mesi dell’anno. Il peso del web sul totale della raccolta in Italia è stato inferiore al 9% nel gennaio-ottobre 2012, in crescita dal 7% del corrispondente periodo 2011.

Secondo Berg Insight il valore complessivo del mercato del marketing e dell’advertising mobile passerà da 3,8 miliardi di euro nel 2011 a 19,7 miliardi nel 2017, con una crescita media del 31% annuo. Secondo la ricerca la quota della pubblicità mobile nel 2017 peserà per il 15,5% sul mercato totale dell’advertising online e per il 4,4% della spesa pubblicitaria complessiva su tutti i media.

La spesa pubblicitaria riservata al mobile crescerà rapidamente, di pari passo con l’incremento del tempo che la gente passa connessa a device mobile a scapito dei media tradizionali.

“Oggi i consumatori dedicano il 25% del tempo che dedicano ai media sul mobile, anche se per ora questo canale assorbe soltanto poco più dell1% della spesa pubblicitaria – dice Rickard Andersson, Telecom Analyst di Berg Insight – ma nel medio termine prevediamo un incremento molto consistente della spesa pubblicitaria destinata al mobile, che offre ottime oppurtinità di profilazione dell’utenza”. Fra le opportunità più innovative offerte dal canale mobile c’è la possibilità per gli inserzionisti di inviare offerte in real time targettizzate sui device dei clienti, rendendo sempre più automatizzato il processo di acquisto.

La catena del valore del mobile marketing è ancora molto frammentata. Apple e Google, i maggiori player del settore tramite iOs e Android, controllano le quote maggiori di mercato con le loro piattaforme AdMob (Google) e iAd (Apple). Anche Microsoft e Yahoo! sono in campo a caccia di quote di mercato, come lo è Facebook.

Ci sono poi diversi player di nicchia, fra cui Millennial Media e InMobi, oltre alla piattaforma di scambio di pubblicità Smaato e il provider Amobee, oggi parte di Singtel.

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