L’Ofcom ha annunciato una sperimentazione per l’utilizzo degli “spazi bianchi”, che prenderà il via nel terzo trimestre del 2013. Il piano dell’autorità del Regno Unito è fra i primi nel suo genere in Europa. L’obiettivo è verificare le potenzialità degli “white spaces”, le porzioni inutilizzate dello spettro radio che si trovano fra una banda e l’altra occupata per le trasmissioni di tv e telco.
Nei piani dell’Ofcom gli spazi bianchi serviranno per l’accesso a banda larga nelle zone rurali, in particolare per connessioni wi-fi o per la trasmissione dati e nuove applicazioni in modalità machine-to-machine.
L’Autorità ha invitato le aziende a prendere parte al progetto pilota, la cui location sarà scelta una volta individuati i partecipanti al progetto. L’Ofcom ha fatto sapere che, una volta chiusa la sperimentazione, il rollout della tecnologia necessaria per trasmettere sugli spazi bianchi a livello nazionale potrebbe partire già nel 2014.
Le principali problematiche da risolvere in material di white spaces sono l’interoperabilità dei device e dei database, e in particolare le procedure necessarie per eliminare eventuali interferenze per gli utenti.
Secondo il programma, i dispositivi che viaggiano sugli “spazi bianchi” non potranno cominciare a trasmettere prima del via libera dell’Ofcom, che registrerà il device su un sito ad hoc, che ha lo scopo di creare una mappa dettagliata degli white spaces a livello nazionale, per evitare il rischio di interferenze. Fra gli operatori interessati agli spazi bianchi in Uk c’è l’operatore fisso BT, la Bbc e Microsoft.
L’Ofcom da tempo ha fatto sapere che le tecnologie su white spaces non hanno bisogno di licenza, anche se il loro utilizzo per trasmettere non sarà possibile prima del via libera dell’Authority, che gestirà in autonomia il database delle frequenze per garantire l’assenza di interferenze sulle frequenze utilizzate.
Fattore chiave per sfruttare gli spazi bianchi è la gestione delle potenziali interferenze degli utenti televisivi sulla banda Uhf. L’Ofcom manterrà per sé il ruolo di gestire le funzioni necessarie per evitare l’impatto delle interferenze. In particolare, l’Authority manterrà il controllo dei database in grado di segnalare la presenza di spettro disponibile sugli spazi bianchi e di allocarla ai dispositivi e agli apparati abilitati.
L’Authority sta studiando l’utilizzo dei white spaces dal 2007. Test sul possibile utilizzo degli spazi bianchi sono stati condotti l’anno scorso a Cambridge e a Bute, in Scozia. Un possibile utilizzo degli spazi bianchi riguarda l’estensione del Wi-Fi nelle zone rurali. Un utilizzo che potrebbe estendere l’uso della banda larga mobile a 2 milioni di abitanti nel Regno Unito.