Un utile netto di 428 milioni di euro. Un margin ebitda del 37,7% – al momento il valore più alto del mercato – e un cash flow che sfiora il miliardo. Wind chiude il 2015 decisamente con una buona performance e nel quarto trimestre dell’anno ha registrato anche un recupero sui mesi precedenti, con una forbice sempre più ristretta sul calo dei ricavi: dal -3,3% del primo quarter la società ha recuperato terreno per arrivare al -1,4% nell’ultimo trimestre . Un risultato che fa ben sperare sul nuovo anno, considerato che il trend appare oramai invertito. E non a caso la società guidata da Maximo Ibarra considera il 2015 un “trampolino verso il futuro”.
È l’Internet mobile a trainare i conti: cresce a doppia cifra sia nei ricavi (+13,6%) sia relativamente alla base clienti (con un progresso del 14,3% a 11,6 milioni, superando il 50% della base clienti totale), confermandosi il “motore” del mercato. Nel 2015 – si legge nella nota sui risultati finanziari – Wind registra una performance nel trend dei ricavi da servizi mobili in linea con quella dell’incumbent. Nel 2015 è stato inoltre completato il processo di rifinanziamento avviato l’anno precedente che porta ad un risparmio complessivo annualizzato sugli interessi di circa 340 milioni. L’azienda ha poi ripagato in anticipo le ultime due tranche del debito contratto con il Governo per l’acquisto delle licenze Lte.
Nella telefonia mobile, la società mantiene una quota di mercato stabile rispetto al 2014 “a conferma dell’apprezzamento dimostrato dai propri clienti”, spiega la stessa Wind, che raggiungono quota 21,1 milioni; “Anche una recente survey condotta dalle principali associazioni dei consumatori ha indicato Wind come il gestore di telefonia mobile consigliato, per la tempestività nelle comunicazioni e nelle risposte ai consumatori”.
L’Arpu mobile nel 2015 è stabile a 11,3 euro confermando il trend dell’anno. L’Arpu dati aumenta invece del 7,4% compensando il declino della componente voce ed arrivando al 42% dell’Arpu totale.
Sul fronte della telefonia fissa se da un lati nel 2015 i ricavi da servizi flettono dell’8,1% principalmente a causa della sostituzione della telefonia fissa con quella mobile per la componente voce, l’azienda ha comunque ribadito l’interesse per lo sviluppo di reti in fibra anche in considerazione dal crescente successo delle offerte che includono Adsl illimitata e voce a consumo e dell’aumento dei ricavi broadband: rinnovata la lettera d’intenti con Metroweb “per l’utilizzo dell’infrastruttura in fibra ottica che verrà sviluppata oltre che a Milano anche in altre importanti città italiane”, si legge sempre nella nota. Nel fratemmpo l’azienda ha investito – nel solo 2015 -circa 780 milioni per ampliare e potenziare la rete 4G, la cui copertura al 31 dicembre raggiunge il 56% della popolazione.
Riguardo all’annunciata joint venture con 3 Italia, il 5 febbraio è stato notificato ufficialmente il filing alla Commissione europea, il cui primo riscontro è atteso per l’11 marzo.