“Sono in corso negoziati esplorativi con Vimpelcom sulla potenziale formazione di una joint venture paritaria tra 3 Italia, una controllata indiretta del gruppo, e Wind Telecomunicazioni, controllata di Vimpelcom“. Lo annuncia in una nota Hutchison Whampoa, confermando quanto era emerso dalle indiscrezioni dei giorni scorsi ed era stato ufficializzato ieri direttamente dal nuovo ceo di Vimpelcom, Jean Yves Charlier.
“L’intesa è soggetta, tra l’altro – continua la nota del gruppo del magnate Li Ka-Shing (nella foto) – al raggiungimento dell’accordo sulle condizioni, alla firma degli accordi definitivi, al raggiungimento di livelli di debito soddisfacenti e all’ottenimento di tutte le approvazioni societarie e regolamentari necessarie”.
Hutchison sottolinea infine, rivolgendosi ad azionisti e potenziali investitori della società, che la trattativa può sfociare in un accordo o anche non portare ad alcun intesa, e per questo consiglia “cautela agli azionisti riguardo alle azioni della compagnia”.
“Siamo in trattative con Hutchinson Whampoa per una joint venture paritaria” tra Wind e H3G, aveva affermato ieri Jean-Yves Charlier, nuovo Ceo di Vimpelcom, rispondendo agli analisti durante la presentazione della trimestrale dell’azienda. “Non ci sono certezze che sarà trovato un accordo – aveva concluso Charlier – Ogni eventuale accordo dovrà essere sottoposto, tra le altre cose, al raggiungimento di livelli di debito soddisfacenti per ottenere tutte le approvazioni dagli organi societari e dalle autorità regolatorie”.
Secondo le voci circolate negli ultimi giorni, per guidare la società sarebbe in pole position Maximo Ibarra , attuale ceo di Wind, mentre a Vincenzo Novari, che è alla guida di 3Italia, sarà destinato un posto nel Consiglio d’amministrazione del nuovo operatore, e il compito di sovrintendere alle attività in Italia del miliardario Li Ka-Shing, a capo di Hutchison Whampoa.
I negoziati tra Hutchison e Vimpelcom sarebbero così focalizzati in questo momento sulla struttura della nuova entità, che arriverebbe a contare su 30 milioni di clienti in Italia e circa 6,4 miliardi di euro di ricavi secondo i dati 2014. Ma da risolvere rimane soprattutto il nodo della struttura azionaria della nuova entità, con le due società che si sarebbero impegnate a trovare una soluzione entro i prossimi tre mesi.
Un merger tra i due asset sancirebbe la nascita del più grande operatore mobile italiano per numero di clienti, in grado di lanciare la sfida all’attuale leader del mercato Italiano, Telecom Italia. Il mercato si dividerebbe infatti tra la nuova realtà, Telecom Italia e Vodafone, con quote in termini di clienti – secondo i dati Agcom di fine 2014 – pari rispettivamente al 33,3%, al 32,1% e al 27,5%. Un eventuale accordo porterebbe alla riduzione del numero degli operatori mobili, che passerebbero da 4 a 3, con un significativo consolidamento del mercato mobile nel Paese, come è successo negli ultimi mesi in Germania, Austria e Irlanda.