L’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni (Agcom) ha convocato un tavolo per mercoledì 25 giugno dopo il black out del 13 giugno della rete telefonica Wind. A riferirlo l’Unione nazionale consumatori in una nota dove sottolinea: “Confidiamo in un confronto costruttivo, nel quale la società sia animata da una concreta volontà di trovare la giusta soluzione per risarcire gli utenti dai disservizi subiti”.
“In quello che molti consumatori (ma probabilmente anche la stessa azienda) – si legge in una nota dell’associazione di consumatori – ricorderanno come un venerdì nero per le comunicazioni, considerando che per ore milioni di utenti sono rimasti senza linea fissa e mobile, abbiamo raccolto numerose segnalazioni e aperto immediatamente un canale di dialogo con l’azienda, chiedendo anche la convocazione di un tavolo di confronto presso l’Autorità”.
“La serietà di un’azienda – conclude la nota – si vede proprio in questi momenti: dopo aver dedicato intere campagne pubblicitarie all’etica aziendale, questo è il momento della verità e ci auguriamo davvero di poter accertare da parte di Wind concreti segnali di rispetto della clientela, a cominciare da adeguati indennizzi per il disservizio subito”.
Per tutta la giornata di oggi si stanno registrando “disservizi generalizzati sulla rete fissa e mobile”, ha comunicato nel primo pomeriggio una una breve nota la società, aggiungendo che “sta lavorando intensamente per ripristinare il regolare servizio”. L’azienda si è anche scusata con tutti i propri clienti, “assicurando un tempestivo aggiornamento sui tempi di risoluzione”.
Per tutta la giornata del 13 giugno il black out ha oscurato web e rete telefonica: niente Internet sul mobile, telefonate a singhiozzo, molti siti irraggiungibili tra cui le caselle di posta elettronica su Libero. Il problema è risultato grave perché quasi un italiano su quattro è cliente Wind: al 31 marzo 2014 erano infatti abbonati alla sua rete Internet mobile il 24,3% dei connazionali.
Dopo aver preso d’assalto il numero verde per le segnalazioni (con attese molto lunghe per ottenere chiarimenti), molti utenti hanno sfogato la propria sorpresa e rabbia sui social network, in post con cui chiedevano spiegazioni o si lamentavano del disservizio. Anche Codacons e Adoc hanno espresso la loro protesta.
Sull’argomento è intervenuta anche Lorenza Bonaccorsi, deputata del Partito democratico componente della commissione Telecomunicazioni. “L’Agcom e l’Antitrust chiedano spiegazioni a Wind per il pesante blackout che ha colpito la rete Internet e della telefonia fissa e mobile” ha dichiarato.