La corte di Londra, cui Telenor aveva fatto richiesta di arbitrato
internazionale per bloccare la fusione tra Vimpelcom e la Wind
Telecom (ex Weather Investments) di Naguib Sawiris, ha respinto la
richiesta di ingiunzione del gruppo scandinavo. Lo si legge in un
comunicato di Vimpelcom in cui si precisa che l'assemblea
convocata il 17 marzo per ratificare l'operazione da 6 miliardi
di dollari si terrà quindi regolarmente.
Positivo il commento di Alexander Izosimov, Ceo di Vimpelcom:
"Siamo lieti che la Corte ha convenuto con VimpelCom
sull'importanza di permettere agli azionisti di esprimere il
loro voto il 17 marzo. VimpelCom crede fortemente nel merito di
questa transazione e si impegna a continuare ad agire nel migliore
interesse di tutti gli azionisti".
A fine gennaio Telenor, che detiene il 40% di Vimpelcom, aveva
depositato la richiesta di arbitrato contro la fusione, mettendo in
discussione i vantaggi economici dell'acquisizione di Wind da
parte di Vimpelcom. L'azienda, secondo Telenor, avrebbe fatto
meglio a concentrarsi sul suo core business – il mercato russo –
invece di acquisire Wind.
E proprio per difendere la propria posizione nella società russa,
Telenor si era detta pronta ad acquistarne azioni per complessivi
2,7 miliardi di dollari, dopo aver presentato una petizione alla
Commercial Court di Londra per un provvedimento inibitorio che
garantisse la messa in garanzia di quelle azioni fino alla
conclusione del procedimento arbitrale.