Luce verde dall’Antitrust per la cessione di alcuni asset (frequenze, siti di trasmissione e personale) da Wind Tre a Iliad. L’operatore di comunicazioni fisse e mobili nato a fine 2016 dalla fusione per incorporazione di Wind Telecomunicazioni in H3G, spiega l’authority, cederà alcuni asset alla società di nuova costituzione che si avvia a entrare nel mercato italiano della fornitura di servizi di telefonia mobile come operatore mobile infrastrutturato e che fa capo alla francese Iliad S.A. Il gruppo guidato Xavier Niel dovrebbe lanciare i propri servizi in Italia già il prossimo autunno, almeno secondo le indiscrezioni di mercato. Dopo aver esaminato il dossier, l’Autorità garante della concorrenza e del mercato ha indicato che “non vi è luogo a provvedere”, sebbene l’operazione, in quanto comporti l’acquisizione del controllo di un ramo di impresa, costituisce una concentrazione.
Tale concentrazione, spiega l’Antitrust, “non è soggetta all’obbligo di comunicazione preventiva in quanto non risulta soddisfatto il requisito del fatturato totale superiore a 499 milioni di euro realizzato nell’ultimo esercizio a livello nazionale dall’insieme delle imprese interessate”. In particolare, per quanto riguarda gli attivi oggetto di acquisizione, sia la stima del fatturato relativo ai siti di trasmissione, che stime più cautelative che riguardano anche il fatturato teorico connesso alle frequenze e ai siti oggetto di cessione, basato sul valore attuale dei costi di acquisizione di tali asset, indicano un valore inferiore a 499 milioni di euro.