La cinese Xiaomi è pronta a cavalcare la rivoluzione 5G per spingere il successo dei suoi smartphone sui mercati internazionali: il vendor di Pechino ha messo nel suo piano aziendale il lancio di oltre 10 modelli con la nuova tecnologia mobile nel 2020. Lo ha indicato il ceo Lei Jun parlando alla World Internet conference nella città di Wuzhen, nella Cina orientale.
Xiaomi sente la pressione della concorrenza di Huawei sul mercato domestico, ma il lancio del nuovo Mi 9 Pro 5G sta andando meglio del previsto. Intanto, fuori dalla Cina, e in partiolare in India e in Europa, il produttore cinese sta riscuotendo successo decisivo per sostenere il business. Il ceo intende far leva sul trend positivo per allargare le vendite e lancia un appello alle telco: serve premere l’acceleratore sul roll-out delle reti 5G.
Xiaomi Mi 9 Pro 5G: vendite oltre le attese
Secondo le dichiarazioni di Lei riportate da Reuters, la domanda di Mi 9 Pro, il primo smartphone 5G di Xiaomi, ha superato le aspettative dell’azienda tanto da portare a difficoltà lungo la supply chain. Il successo del dispositivo 5G ha spinto Xiaomi a decidere di lanciare l’anno prossimo diversi altri modelli di fascia alta, media e bassa.
“Nell’industria c’è il timore che l’anno prossimo non riusciremo a vendere i modelli 4G, perciò non c’è alternativa”, ha affermato Lei. “Speriamo che gli operatori riescano ad accelerare la loro espansione delle stazioni base 5G”.
Xiaomi soffre in Cina, cresce in Europa
Xiaomi è il quarto maggior vendor mondiale di smartphone con vendite stabili e una quota globale del 9%, secondo Gartner. Canalys riferisce che la società di Pechino ha perso un quinto del market share in Cina, dove è fortemente cresciuta Huawei (+31%), ma aumenta le quote su scala globale sia con i modelli low cost sia con prodotti premium e servizi a valore aggiunto per sostenere la redditività. Decisivi i mercati di India e Europa, che aiutano Xiaomi a compensare le perdite in Cina. In Italia il vendor ha di recente reso disponibile sul portale mi.com il nuovo Mi 9T Pro.
Il piano di buyback per rilanciare il titolo
A settembre Xiaomi ha annunciato un piano di riacquisto di azioni proprie da 12 miliardi di dollari di Hong Kong (circa 1,5 miliardi di dollari Usa), il più vasto mai varato e un netto cambio di direzione rispetto alla usuale strategia di gestione del cash che serve a dare sostegno a un titolo in affanno in Borsa.
La società cinese è quotata dall’anno scorso ma il titolo ha perso quasi un terzo del valore da gennaio a settembre 2019. Le sofferenze si legano all’intensa concorrenza in Cina, cui si sono aggiunte più di recente le perdite sulla Borsa di Hong Kong dovute allo stato di emergenza sulla piazza finanziaria asiatica, dove sono in corso violente proteste contro il governo locale e i legami con Pechino.