Xiaomi sbarca in Europa. Dal 19 maggio la concorrente cinese di Apple apre il suo negozio online anche alle vendite in Gran Bretagna, Francia e Germania oltre che negli Stati Uniti. L’Italia resta esclusa da questa novità, anche se per ora sul negozio online di Xiaomi non si potranno acquistare smartphone ma solo accessori, dalle cuffie ai braccialetti “smart” per il fitness.
Xiaomi ha annunciato le date del via all’apertura del negozio online a Usa ed Europa con un post su Facebook, dove invita gli utenti a cominciare a registrarsi e a impostare i loro account. Per ora l’offerta online sarà limitata ad accessori come cuffie, auricolari, braccialetti smart, batterie portatili. Un modo anche per “tastare il terreno” dei mercati occidentali, forse, in vista di un lancio più ampio che magari includa anche il pezzo forte di Xiaomi: gli smartphone. In pochi anni Xiaomi – il cui vicepresidente, Hugo Barra (nella foto) , è un ex di Google – ha scalato il mercato degli smartphone piazzandosi tra i primi cinque produttori mondiali pur vendendo quasi solo in Cina (dove è in testa a testa con Apple). Ha chiuso il 2014 con 61 milioni di smartphone commercializzati ed è soprannominata “la Apple della Cina” e accusata più volte dalla stessa azienda di Cupertino di copiare i suoi modelli.
L’apertura ai mercati extra-cinesi è iniziata lo scorso febbario quando Xiaomi ha annunciato la nascita del negozio online mi.com. A spiegare la strategia del gruppo è stato il vicepresidente di Xiaomi, Hugo Barra, con un passato da manager in Google, che ha tra l’altro mostrato ai presenti alcune delle ultime innovazioni ideate da Xiaomi per i propri smartphone, come la funzione “abbellimento del volto”, che consente di scattare selfie di migliore qualità con la fotocamera integrata.
Secondo i dati illustrati da Barra in quel frangente, 100 milioni di persone al mondo utilizzano il sistema operativo MiUi, prodotto da Xiaomi rielaborando la piattaforma Android di Google.
Xiaomi ha chiuso il 2014 con 61 milioni di smartphone commercializzati: tra i dispositivi che hanno avuto più successo sul mercato il RedMi, con 30 milioni di pezzi, e il Mi3, con 14,3 milioni. La “Apple cinese” è stata a più riprese accusata da Cupertino di copiare i suoi modelli. Tra gli ultimi nati di casa Xiaomi il Mi Note, uno smartphone che lancia la sfida all’iPhone 6, e che si presenta “più sottile e leggero” dello smartphone di Apple, è venduto a un prezzo che equivale a 315 euro.