TELCO PER L'ITALIA 2019

Tlc, Centomini: “Va trovato equilibrio fra Roi e sfide tecnologiche”

In un articolo a firma per Corcom, il Telco account manager di Esri Italia accende i riflettori sui nuovi paradigmi imposti dalla digital transformation: “L’aumento della complessità impone la progettazione delle reti in chiave innovativa”

Pubblicato il 04 Lug 2019

Piero Centomini

Telco Account Manager di Esri Italia

Centomini

Il cambiamento, anche culturale, imposto dalla Digital Transformation, ha portato a una vera e propria rivoluzione che sta comportando velocissimi cambiamenti tecnologici, di progettazione e di inventory di rete in corso in tutto il settore Telco.

I fornitori di servizi di telecomunicazione a rete fissa sono attenti alla definizione di una offerta di valore per gli azionisti che miri ad aumentare le entrate, riducendo i costi e ottimizzando gli investimenti. Ma non possono sottrarsi alla sfida di potenziare continuamente la rete con le ultime innovazioni tecnologiche in modo da fornire servizi sempre all’avanguardia. Sappiamo infatti, che negli ultimi anni i requisiti del settore sono cambiati: smart grid, sistemi distribuiti, Internet of Things (IOT), integrazione dei dati in tempo reale, introduzione di nuovi sistemi informatici. È con questi obiettivi che oggi si progettano e realizzano reti di comunicazione che, oltre ad essere un asset strategico, portano servizi efficienti e di alta qualità sia ai clienti consumer sia business, collegando persone e aziende, migliorando la user-experience e la comunità stessa; in sintesi qualità, efficienza, innovazione.

Le unità che nelle aziende di telecomunicazione si occupano delle strutture di accesso si trovano oggi a dover svolgere compiti sempre più complessi, dovendo rispondere, da una parte, a esigenze di Roi riducendo costi e time to market, aumentando il numero di indirizzi utilizzabili e le prestazioni della rete, dall’altra affrontando le nuove sfide tecnologiche come l’interazione con nuovi sistemi, l’accesso tempestivo alle informazioni, l’accuratezza nella preventivazione, l’ottimizzazione dei workflow, contestualmente garantendo un costante flusso di informazioni verso l’Autorità, la clientela e il territorio. Per questo motivo è in aumento la domanda di modelli digitali e piattaforme che gestiscano e rappresentino un numero sempre crescente di informazioni.

Per rispondere a questo cambiamento, Esri – da sempre leader nelle soluzioni geo-spaziali – ha implementato la più potente tecnologia oggi disponibile sul mercato: il nuovo ArcGIS Utility Network Management. Una soluzione che termina un’epoca e cambia il paradigma, superando i limiti dei sistemi di mapping tradizionali e introducendo il concetto di “digital twins”, l’analogia digitale della rete, un “gemello digitale” perfettamente fedele e funzionante anche con architettura geo-spatial cloud e con deploy app-centrico, per l’accesso alle informazioni da qualsiasi luogo e qualsiasi dispositivo, interoperabile e pronta per l’IoT, BMS, BIM, On-Field operations, 3D, AR/VR e tanti altri temi di attualità.

L’aumento della complessità dei sistemi ha introdotto nuove sfide nel mantenimento, nella gestione degli odl, nella mobilità, nelle operation, nell’ottimizzazione della rete, nella risoluzione dei problemi e nell’apertura di flussi informativi interni ed esterni. ArcGIS Utility Network Management è progettato per affrontare le nuove sfide supportando il workflow fin dalla preventivazione e progettazione, con un modello dati aperto e in grado di potenziare tutti i sistemi strategici dell’organizzazione offrendo una unica visione condivisa della realtà.

Esri Italia è l’azienda di riferimento nel mercato italiano per le soluzioni di geolocalizzazione e fa parte del grande network internazionale della Esri Inc- Ca USA. Supporta enti e aziende nelle analisi geospaziali complesse e diffonde all’interno delle organizzazioni la potenza della lettura geografica delle informazioni. La vision aziendale è rappresentata dal brand The Science of Where, il linguaggio fondamentale per comprendere e analizzare i fenomeni su base territoriale e per cogliere tutte le opportunità offerte dalla rivoluzione digitale: IoT, Big Data, Machine Learning e AI non possono prescindere dall’integrazione con la componente geografica.

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