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Zte, Hu Kun: “L’innovazione ha bisogno di più potenza computazionale”

Per il president Western Europe & ceo della filiale italiana l’evoluzione delle soluzioni digitali, e in particolare dell’AI, sarà essenziale per garantire la sostenibilità delle infrastrutture di rete

Pubblicato il 12 Dic 2023

Hu Kun, President Zte Western Europe & Ceo Zte Italia

Lo sviluppo sostenibile – sia dal punto di vista economico che da quello del consumo energetico – delle reti di tlc non può prescindere dalla costante evoluzione delle soluzioni digitali, e in particolare dell’AI. Ne è convinto Hu Kun, president Western Europe & ceo della filiale italiana di Zte, che in occasione dell’edizione di fine anno di Telco per l’Italia ha condiviso le linee strategiche che il colosso cinese intende perseguire proprio per fornire agli operatori del settore tutti gli strumenti necessari a efficientare le infrastrutture di rete.

I tre pilastri dell’economia digitale

“Abbiamo recentemente pubblicato un white paper dedicato ai trend delle tecnologie digitali che caratterizzeranno gli asset infrastrutturali nei prossimi anni: connettività ancora più veloce, crescita costante della capacità computazionale e intelligenza artificiale sempre più performante”, ha detto Hu Kun.

“Nel 2021 si è registrato un incremento rilevante dell’economia digitale a livello globale. A fronte di un aumento del pil mondiale pari al 15%, la componente digitale aveva infatti fatto registrare un +45% del digitale. La crescita persiste, ma se vogliamo che il ritmo non rallenti dovremo superare i limiti imposti dalle attuali tecnologie, soprattutto per quanto riguarda la possibilità di sfruttare appieno i Big data analytics. Il comparto delle telecomunicazioni ricoprirà un ruolo strategico da questo punto di vista, ma per l’appunto dovrà poter contare su infrastrutture sempre più performanti e sostenibili”.

Focus sull’Italia: reti sempre più performanti e sostenibili

Il discorso vale naturalmente anche per l’Italia, che rappresenta uno dei mercati chiave per Zte. “Continueremo come abbiamo sempre fatto a investire nella Penisola”, ha assicurato Hu Kun, focalizzandoci in particolare sui temi dell’innovazione tecnologica e della trasparenza, con la consapevolezza di lavorare in un mercato in cui gli operatori sono alla ricerca di use case per monetizzare gli investimenti infrastrutturali fin qui sostenuti. La nostra missione è quella di aiutare le telco ad aumentare le revenue e a ridurre i costi in termini di opex, specialmente per quanto riguarda gli aspetti di manutenzione e consumo energetico”.

Zte, per esempio, metterà a disposizione un tool in grado di integrare la propria tecnologia AI native all’interno di network già attivi. “Una piattaforma che in Cina sta già aiutando alcuni operatori a ridurre del 20% il consumo di energia senza la necessità di cambiare l’architettura esistente. Il merito è di chipset di nuova generazione, che semplificheranno la transizione verso le nuove soluzioni per le reti intelligenti”, ha precisato Hu Kun.

L’urgenza di use case per monetizzare le reti

“Naturalmente non dimentichiamo che l’altra sfida principale del mercato è l’individuazione di use case che consentano di sprigionare il valore dei network di nuova generazione. In quest’ambito, il nostro effort si concretizza nei progetti avviati all’interno di centri di ricerca costruiti in partnership con aziende che appartengono a verticali diversi. L’obiettivo è quello di sperimentare soluzioni innovative sviluppate per settori specifici, rendendo più semplice l’integrazione dell’AI, che avrà un ruolo sempre più importante nell’ottica di realizzare casi d’uso che rispondano alle reali esigenze di ciascuna industry. Nello scenario futuro che ipotizziamo, le telco differenzieranno la propria offerta rispetto ai public cloud provider elaborando e distribuendo alle imprese questi nuovi servizi attraverso i propri data center”, ha concluso Hu Kun”, e sarà essenziale mettere a disposizione della filiera sempre più capacità computazionale, oltre che connettività ad alte prestazioni”.

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