I RISULTATI

Zte triplica gli utili. E spinge gli investimenti in 5G

Il vendor cinese continua il recupero dopo le perdite inferte dalle sanzioni Usa della prima metà del 2018: profitti a 862,6 milioni di Rmb. Vola la spesa in R&D: vale il 14% delle revenue. Lo smartphone 5G Axon 10 Pro sarà in vendita in Cina nei prossimi giorni

Pubblicato il 29 Apr 2019

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Zte, il fornitore cinese di attrezzature di rete e dispositivi Tlc, ha messo a segno un primo trimestre in utile per 862,6 milioni di Rmb (128 milioni di dollari), oltre tre volte di più dei 276 milioni di Rmb del trimestre precedente. Le entrate operative sono invece in calo del 19% a 22,2 miliardi di Rmb contro 28,8 miliardi un anno prima, secondo i dati finanziari definitivi per il primo trimestre 2019 annunciati oggi. Per il primo semestre 2019 la società prevede utili compresi tra 1,2 e 1,8 miliardi di Rmb.

Il balzo del profitto dei primi tre mesi dell’anno in corso era ampiamente atteso dagli analisti, che hanno dato fiducia al gruppo cinese delle Tlc e alla sua capacità di riduzione dei costi e di recupero delle perdite dopo che l’anno scorso è stato costretto a fermare tra aprile e luglio 2018 ogni attività negli Stati Uniti per effetto del divieto di rifornirsi di componenti da aziende Usa imposto dal dipartimento del Commercio. Il bando, come noto, è ora rimosso, ma Zte, che il governo americano aveva “punito” per aver violato il divieto di vendere componenti ai paesi ai quali Washington impone sanzioni, ha dovuto pagare una multa di 1 miliardo di dollari.

La vicenda ha determinato per Zte una perdita netta di 5,4 miliardi di Rmb nel primo trimestre 2018, allargatasi a 7,8 miliardi alla fine del primo semestre dello scorso anno per poi scendere appena sotto i 7 miliardi a fine 2018.

La società cinese, quarto maggior fornitore mondiale di attrezzature telecom (è l’omologa “più piccola” di Huawei), mette l’accento sulla sua capacità di continuare a investire: 10,9 miliardi di Rmb sono stati spesi in ricerca e sviluppo nel 2018, pari al 12,8% delle entrate operative; buona parte degli investimenti si è diretta al 5G, un settore in cui l’azienda è presente a tutto campo (trasporto, reti core, applicazioni industriali verticali, device) e cerca un ruolo sempre più preponderante.

Ancora nel primo trimestre, si legge nella nota ufficiale di Zte, l’azienda cinese ha spinto sull’innovazione e sulla ricerca e sviluppo per il 5G. Le spese di R&D nel primo trimestre 2019 ammontano a oltre 3 miliardi di Rmb, ovvero il 13,9% delle revenue operative e pari a un incremento dello sforzo del 4,1% rispetto al primo trimestre del 2018.

L’azienda mira a proporsi come fornitore end-to-end per gli operatori telefonici e ricorda che, nell’ambito reti mobili, ha in corso cooperazioni sul 5G con 40 operatori globali e implementato 420 proof of concept per applicazioni commerciali di Network functions virtualization. Nell’ambito reti fisse, per il trasporto del 5G Zte ha completato oltre 20 test e trial su scala mondiale.

Sul fronte dei device, il vendor ha svolto connessioni 5G end-to-end con le tre principali telco cinesi e condotto test sui dispositivi 5G in Cina, Australia, Spagna, Austria, Italia e Finlandia. Zte ha anche già lanciato il suo primo smartphone 5G, l’Axon 10 Pro 5G; annunciato al Mobile world congress 2019, sarà in vendita in Cina dal 6 maggio per arrivare poi in Europa.

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