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Più flessibili e meno costose: l’AI open source seduce le tech company (e ora anche le Tlc)



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Secondo un recente studio McKinsey, oltre il 70% delle aziende adotta questo tipo di soluzioni di intelligenza artificiale. Una tendenza che coinvolge anche il settore delle telecomunicazioni, chiamato a ripensare il proprio approccio all’innovazione digitale. Il punto a Telco per l’Italia il prossimo 11 giugno

Pubblicato il 23 apr 2025



intelligenza artificiale, AI

Oltre il 70% delle aziende tecnologiche sta adottando soluzioni di AI open source per potenziare le proprie capacità digitali. Lo rivela uno studio McKinsey, secondo cui il trend non riguarda solo le big tech, ma si estende anche al settore delle telecomunicazioni, che si trova di fronte alla necessità di rinnovare le proprie infrastrutture e servizi per restare competitivo.

La sfida, per le telco, è duplice: da un lato devono affrontare l’esigenza di innovare i propri modelli di business e di servizio, dall’altro sono chiamate a rivedere le proprie architetture tecnologiche per integrarle con soluzioni AI agili, adattabili e sostenibili. In questo contesto, l’open source si propone come una chiave di volta: non solo per abbattere i costi, ma anche per accedere a un bacino di innovazione continuo e condiviso a livello globale.

Open source e telco: un’accoppiata strategica

Come sottolineato nel report McKinsey, “l’AI open source consente alle organizzazioni di innovare rapidamente, mantenendo al contempo il controllo su sicurezza e personalizzazione”. Questo paradigma sta diventando cruciale, anche per le telco, impegnate nella modernizzazione delle reti (pensiamo al 5G e alle reti software-defined) e nello sviluppo di nuovi servizi digitali per clienti sempre più esigenti.

L’open source offre infatti un vantaggio competitivo in termini di trasparenza e adattabilità, elementi fondamentali per le aziende tlc che intendono distinguersi non solo come fornitori di connettività, ma anche come abilitatrici di ecosistemi digitali. Le aziende del settore possono così personalizzare i modelli di AI secondo le proprie necessità, integrandoli nei processi di customer care, nella gestione predittiva delle reti o nello sviluppo di soluzioni di edge computing, senza essere vincolate ai limiti delle piattaforme proprietarie.

Ma l’adozione di soluzioni open source comporta anche una serie di sfide, ben evidenziate nel report. Le principali riguardano la sicurezza dei modelli AI, la compliance normativa e il supporto a lungo termine, aspetti che non possono essere trascurati, soprattutto in un settore come quello telco, fortemente regolamentato e critico per le infrastrutture nazionali.

I benefici e le criticità: un bilancio necessario

L’analisi McKinsey ha raccolto le percezioni di 400 leader tecnologici globali, evidenziando come la scelta di adottare AI open source sia guidata soprattutto dalla riduzione dei costi e dalla possibilità di personalizzare le soluzioni. Circa il 60% degli intervistati ha dichiarato che le implementazioni open source si sono rivelate meno onerose rispetto a quelle proprietarie, permettendo una maggiore flessibilità nella gestione dei progetti AI.

Tuttavia, il 56% degli intervistati ha indicato la sicurezza come uno dei principali ostacoli all’adozione di queste soluzioni. In un mondo dove la cybersicurezza rappresenta una priorità assoluta, questo elemento richiede un approccio strutturato, basato su processi di verifica continua e governance robusta. L’open source, dunque, presenta un bilancio complesso tra opportunità e rischi. Ma è proprio nella gestione di questo equilibrio che si gioca la capacità delle Telco di trarre il massimo vantaggio da questa rivoluzione.

Telco e AI open source: verso una strategia integrata

Il futuro delle imprese passa sempre più attraverso un modello ibrido, dove le tecnologie open source si integrano con infrastrutture esistenti, favorendo un’evoluzione verso modelli TechCo. La possibilità di personalizzare gli algoritmi AI consente alle aziende di telecomunicazioni di migliorare l’esperienza del cliente, automatizzare i processi di rete e sviluppare nuovi servizi digitali in modo rapido e sostenibile.

L’adozione di AI open source permette inoltre di far leva su una comunità globale di sviluppatori e innovatori, accelerando i cicli di innovazione. Come emerge dal report McKinsey, l’ecosistema open source offre una rete di collaborazione che consente di accedere a best practice, aggiornamenti costanti e sviluppi tecnologici all’avanguardia.

Ecco dunque i principali vantaggi dell’adozione di AI open source:

  • Riduzione dei costi, grazie alla flessibilità economica rispetto alle soluzioni proprietarie.
  • Personalizzazione dei modelli, per adattarli alle specifiche esigenze di rete e di servizio.
  • Accesso all’innovazione continua, attraverso una community globale di sviluppatori.
  • Maggiore trasparenza e controllo, fondamentali per garantire la conformità alle normative.

La chiave per il successo risiede nella capacità delle imprese di strutturare una strategia integrata, che combini la flessibilità dell’open source con solide pratiche di sicurezza e governance.

Verso Telco per l’Italia

Del ruolo dell’AI come fattore abilitante alla trasformazione digitale delle Telco si discuterà al prossimo Telco per l’Italia – “Oltre le reti: da TelCo a TechCo per costruire il futuro dell’Italia” – l’evento CorCom-Nextwork360 in programma a Roma il prossimo 11 giugno.

Registrati subito e assicurati il tuo posto all’evento! Scopri il programma completo e iscriviti su www.telcoperlitalia360summit.it.

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